domenica 8 febbraio 2015

sulle limitazioni nell'edificare

Ho condiviso su academia.edu la ricerca di dottorato scritta fra il 1996 ed il 1998.
Grande fatica e sofferenze ci sono volute per realizzare questo testo. Però nei tre anni che ho impiegato per scriverlo ho imparato quasi tutto quello che so sul senso del fare architettura.
E soprattutto ho imparato un metodo che in seguito mi ha dato molte soddisfazioni.
Ad esempio:
- le citazioni di seconda mano NON SONO AFFIDABILI!
- dal momento che il sapere è cumulativo sarebbe uno spreco di energie iniziare qualsiasi progetto senza intraprendere una ricerca esaustiva su quello che è già stato detto e fatto in proposito;
- fare ricerca in architettura è un po' più complesso che in altre discipline perché bisogna tenere insieme l'aspetto tecnico e quello umanistico che contribuiscono equamente al senso dell'idea progettuale.

Le fonti di riferimento della ricerca vanno da Vitruvio fino a Napoleone, quindi posso tranquillamente affermare che gli anni che ci separano dalla conclusione della ricerca non l'hanno fatta invecchiare più di tanto, e soprattutto non l'hanno resa meno attuale. 
La storia del rapporto conflittuale fra le Istituzioni, la normativa ed i progettisti è visibile nelle città in cui camminiamo ogni giorno ma molto raramente viene attivamente e consapevolmente considerata nei moderni strumenti di pianificazione e di tutela.
Questa ricerca vuole essere un piccolo contributo alla consapevolezza.

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