lunedì 23 febbraio 2015

casa di Carlo

La professione di architetto in Italia è diventata molto complicata e sovente arida di soddisfazioni.
Ma quando la provvidenza ti manda il committente che hai sempre sognato, tutto diventa più semplice.
Il progetto per la casa di Carlo è diventato una lunga chiacchierata amichevole durante la quale entrambi abbiamo portato le nostre passioni e le nostre invenzioni.  Il suo interesse per gli anni '50 (con qualche sguardo ai decenni circostanti) si è sviluppato in un'idea stilistica che si riconosce in ogni angolo dell'abitazione. Mi è rimasto solo il compito di mettere in bella la moltitudine di dettagli e stratagemmi usciti dalle infinite conversazioni (la sua signora è molto contenta che questo cantiere sia arrivato al termine...), per verificarne l'effetto prima di affidarli agli artigiani per la realizzazione.

Soprattuto è stato un sollievo poter evitare quei lunghi discorsi che solitamente si fanno ai clienti sulla necessità di separare sogni confusi e realtà; in questo progetto è stato chiaro fin da subito che ciò che si sarebbe visto alla fine sarebbe stata l'armonia delle forme, senza lasciare spazio a compromessi con la tecnologia sbandierata o con funzionalismi dozzinali.
Per tutti questi motivi esco da questa casa avendo imparato più cose di quelle che ho portato.


L'ingresso con il suo sontuoso sistema di illuminazione originale del 1957.

casa Carlo


Il soggiorno e la gola di luce sotto al soffitto.

casa Carlo


Lo studio illuminato dalla plafoniera di Max Ingrand per Fontana Arte del 1955.
casa Carlo


La sala da pranzo e la cucina abbandonano gli anni '50 ma propongono forme minime che non si contrappongono al resto della casa.

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La cucina sfuma verso l'esterno con un grande specchio verticale ed un ripiano in cristallo ripiegabile.

casa Carlo


Il bagno con i pannelli che vanno a chiudere la "doccia che non c'è".

casa Carlo


L'arredo della camera da letto e quello dell'ingresso sono un progetto della fine degli anni '50 di un famoso studio milanese. Sono stati d'ispirazione per lo stile dell'intera abitazione.

casa Carlo


Lo slideshow dell'intera casa.




A questo punto l'ignaro lettore penserà: "facile lavorare bene quando non ci sono limiti di costo!". 
Qui di seguito riporto alcuni dettagli che spiegano come si sia riusciti ad ottenere un livello qualitativo altissimo con la sola cura di restare lontani dai mobili firmati e facendo realizzare tutti i nuovi arredi da artigiani di fiducia. I costi finali sono da grande distribuzione grazie anche alla meticolosa ricerca di soluzioni semplici ma efficaci.


I copricaloriferi in MDF.

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La doccia che non c'è.

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Il portarotolo che scompare.

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Ed infine l'essenziale e indispensabile tavolino da cocktail!

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Lo slideshow dei dettagli.

I miei colleghi si mettano il cuore in pace: ho già opzionato la consulenza di Carlo in esclusiva per i prossimi 50 anni....


domenica 8 febbraio 2015

sulle limitazioni nell'edificare

Ho condiviso su academia.edu la ricerca di dottorato scritta fra il 1996 ed il 1998.
Grande fatica e sofferenze ci sono volute per realizzare questo testo. Però nei tre anni che ho impiegato per scriverlo ho imparato quasi tutto quello che so sul senso del fare architettura.
E soprattutto ho imparato un metodo che in seguito mi ha dato molte soddisfazioni.
Ad esempio:
- le citazioni di seconda mano NON SONO AFFIDABILI!
- dal momento che il sapere è cumulativo sarebbe uno spreco di energie iniziare qualsiasi progetto senza intraprendere una ricerca esaustiva su quello che è già stato detto e fatto in proposito;
- fare ricerca in architettura è un po' più complesso che in altre discipline perché bisogna tenere insieme l'aspetto tecnico e quello umanistico che contribuiscono equamente al senso dell'idea progettuale.

Le fonti di riferimento della ricerca vanno da Vitruvio fino a Napoleone, quindi posso tranquillamente affermare che gli anni che ci separano dalla conclusione della ricerca non l'hanno fatta invecchiare più di tanto, e soprattutto non l'hanno resa meno attuale. 
La storia del rapporto conflittuale fra le Istituzioni, la normativa ed i progettisti è visibile nelle città in cui camminiamo ogni giorno ma molto raramente viene attivamente e consapevolmente considerata nei moderni strumenti di pianificazione e di tutela.
Questa ricerca vuole essere un piccolo contributo alla consapevolezza.

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